Perlato Royal.

Gruppo Vitti è una struttura organizzativa integrata che segue tutti i processi produttivi del Perlato Royal: estrazione, trasformazione e commercializzazione delle migliori tipologie.

Gruppo Vitti

Partner ideale per progettisti e operatori dell'edilizia. Gruppo Vitti, ha avviato un importante processo di internazionalizzazione per la promozione del Perlato Royal. Fanno parte le aziende Marmi Vitti s.r.l., Futura Marmi 2002 s.r.l., Perlato s.r.l., I.CO.M. s.r.l e Vitti Marmi & C. s.n.c.. Perlato Royal, Lazio, Cassino, Coreno, italia. italy

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Perlato Royal Trasformazioni

La competenza delle sue maestranze e l’esperienza maturata in quarant’anni di attività nel settore, consentono al Gruppo Vitti l’esecuzione delle lavorazioni con precisione. Il Perlato Royal, estratto in blocchi di grandi dimensioni e sottoposto ai primi controlli in cava, durante la lavorazione viene sottoposto a controlli di qualità in ogni fase.  La prima lavorazione a cui viene sottoposto un blocco di pietra di Coreno è la sua suddivisione in lastre, operazione che avviene nel proprio laboratorio di segagione. Anche nel settore della lavorazione assumono grande importanza le tecnologie utilizzate e il grado di esperienza e professionalità degli addetti ai lavori.

Nel settore della lavorazione della pietra, a valle del momento estrattivo ed escludendo segmenti di mercato bene identificati, esistono due tipologie industriali di riferimento:

- attività tradizionali che iniziano il ciclo produttivo da telai multilame (per la produzione di lastre semilavorate di grandi dimensioni);

- attività più recenti che iniziano il ciclo produttivo da tagliablocchi (per la lavorazione di blocchi piccoli ed uniformi).

Quest’ultimo tipo di attività si è sviluppato negli ultimi 30 anni perché consente di ottenere piccoli formati modulari per pavimentazioni e rivestimente, molto vantaggiosi dal punto di vista economico.

In particolare:

- per la produzione di lastre semilavorate di grande dimensioni, vengono impiegati telai tradizionali con lame di acciaio diamantate;

- per la produzione di manufatti a misure costanti in grande serie (marmette) da blocchi piccoli, uniformi o lesionati, il processo produttivo prevede due fasi distinte. Una prima segagione del blocco per l’ottenimento di lastre semilavorate di altezza ridotta per mezzo di tagliablocchi a dischi ortogonali.

Una seconda fase in cui, dai semilavorati segati con taglia blocchi, si passa alla produzione, per mezzo di linee continue, di marmette finite a spessori sottili minori.

Il materiale ridotto in lastre viene quindi sottoposto ad ulteriori lavorazioni per mezzo di macchine operatrici. Oltre al costante perfezionamento tecnologico delle macchine levigatrici, lucidatrici, fresatrici, bordatrici, ecc.,tradizionalmente utilizzate ormai da vari decenni, si assiste al progressivo incremento dell’impiego in edilizia di manufatti con superfici rustiche, che ha vivacizzato la tendenza alla meccanizzazione e all’automazione di questi trattamenti superficiali che sino a poco tempo la erano caratterizzati da lavorazioni manuali di tipo artigianale a bassa produttività e costo elevato.

La meccanizzazione del settore ha interessato i trattamenti superficiali maggiormente richiesti dal mercato ottenuti per mezzo di macchine operatrici quali:

- bocciardatrici con martelli pneumatici singoli o multipli;

- fiammatrici con cannelli singoli o multipli:

- sabbiatrici. 

LAVORAZIONI DI FINITURA SUPERFICIALE

Le metodologie di finitura superficiale consistono in alcune operazioni ben distinte che permettono al progettista di intervenire meglio sulle caratteristiche estetiche del materiale.

Ognuna delle fasi di lavorazione corrisponde ad un diverso risultato nell’aspetto, dato dalla luce e dai colori che assumono gradi e toni differenti a seconda del colore di base del materiale e del tipo di trattamento superficiale subito. Alcune lavorazioni inoltre influiscono anche sulle prestazioni del prodotto: la sua resistenza meccanica, agli agenti esterni, e all’isolamento acustico.

Le lavorazioni più utilizzate a cui vengono sottoposte le lastre grezze sono:

- la levigatura che smorza e alleggerisce il colore conferendo al materiale un aspetto opaco e una superficie liscia e piana; la lastra, che rimane opaca quindi assume anche funzione anti drucciolevole, viene utlizzata per i rivestimenti interni soprattutto per la realizzazione di pavimenti e scale sottoposti a traffico intenso dove si richiedono particolari requisiti di sicurezza;

- Ia lucidatura che permette di ottenere una superficie al più alto grado di planarità, esalta il colore portandolo al massimo dell’intensità e lucentezza, rende il materiale più resistente nei confronti degli agenti atmosferici perché l’azione lucidante chiude molto i pori. A circa metà della lavorazione, se necessario,viene eseguita la stuccatura di fori, vene aperte e altre imperfezioni che vengono poi mimetizzate dalla lucidatura. Il Perlato Royal Coreno essendo una roccia costituita da minerali duri e semi-duri (calcare compatto), assume una spiccata lucentezza, che si conserva a lungo nel tempo;

- la bocciardatura che conferisce superficie ruvida e colorazione molto simile al materiale naturale grezzo. Può essere eseguita in tante varietà di incisioni, a grana grossa e fine passando per tutti i gradì di finitura intermedi. La superficie, resa antisdrucciolevole dal trattamento, rende il materiale adatto alla realizzazione di pavimentazioni esterne;

- la sabbiatura,con incisione superficiale, che permette la realizzazione di scritte e disegni per mezzo del getto di sabbia silicea sotto pressione. Viene utilizzata anche per il trattamento di pulizia e manutenzione dei materiali lapidei ma bisogna fate attenzione a calibrarne l'intensità perché potrebbe rendere il materiale più vulnerabile all’aggressione degli agenti atmosferici;

- le lavorazioni alla punta, alla gradina, a scalpello, vengono eseguite per ottenere effetti di rilievo e un aspetto cromatico di contrasto. Sono lavorazioni molto raffinate, alcune delle quali ancora manuali, per cui non vengono realizzate frequentemente per via dei costi. Il materiale così trattato viene utilizzato per le pavimentazioni antisdrucciolevoli e per la realizzazione di rivestimenti a fascia per la protezione della base degli edifici.